Terra Madre

 installazione di Daniele Arosio
- collaborazione musicale di Antonello Sala -

Cratere, vulcano, grotta, antro, ventre, terra madre.
L'uovo, simbolo e tradizione, che denota la potenzialità fecondatrice, l'origine, la facoltà creatrice e vitale.
Spazio raccolto e interiore.
Il buio e la luce azzurra sottolineano un luogo di riflessione in cui lo sguardo è inevitabilmente spinto (accompagnato) a guardare verso l'alto, al di fuori e al di sopra della terra.
Un'opera che invade centralmente lo spazio sacro della chiesa, lo occupa fin quasi ad annullarlo e sostituirlo.

Il suono, segno soffocato che ritorna, continuo richiamo di qualcosa che accade nel ventre. Forse non-segnale che muta in attesa per ciò che succederà (come sempre) oppure da sempre è già avvenuto.


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